

Associazioni cinema, "David premino separatamente film e serie"
Lettera-appello all'Accademia. In corsa Golino e i D'Innocenzo
Istituire per il David di Donatello due premi separati, uno per le serie e uno per i film, in modo da distinguere tra "opere cinematografiche destinate alla sala e prodotti seriali pensati per la televisione o le piattaforme digitali". E questo perché consentire alle opere seriali di competere nelle stesse categorie dei lungometraggi "introduce uno squilibrio evidente, che rischia di compromettere la valorizzazione del cinema come forma d'arte autonoma". Lo chiedono le associazioni che rappresentano i professionisti del settore cinematografico italiano in una lettera inviata alla presidenza e al consiglio direttivo dell'Accademia del Cinema Italiano a cui chiedono una "riflessione urgente riguardo al regolamento dei Premi David di Donatello" in merito alla necessità di una distinzione tra le opere. Quest'anno tra le opere in concorso compaiono, ad esempio, le serie Sky L'Arte della Gioia di Valeria Golino e Dostoevskij dei fratelli D'Innocenzo, entrambe portate in preview al cinema prima di approdare in tv. La miniserie di Golino ha ricevuto ben 14 nomination, comprese le categorie principali, mentre quella dei D'Innocenzo è candidata per la miglior fotografia e il miglior montaggio. "Riteniamo che l'Accademia del Cinema Italiano, nel suo ruolo di tutela, promozione e valorizzazione dell'arte cinematografica, debba farsi garante della centralità dell'opera cinematografica, soprattutto in un momento storico in cui il sistema produttivo e distributivo del cinema sta attraversando una fase di profonda trasformazione e fragilità. Le differenze tra film destinati primariamente alla sala e prodotti seriali sono strutturali: modalità produttive, processi autoriali, tempi narrativi, forme di distribuzione e rapporto con il pubblico sono radicalmente diversi" affermano le associazioni nella lettera in cui sottolineano comunque di riconoscere il valore culturale e industriale della serialità televisiva, "ma proprio per questo motivo riteniamo necessaria una riforma del regolamento dei Premi David di Donatello al fine di istituire una categoria separata e autonoma per i progetti televisivi, come già avviene nei più importanti contesti internazionali", dagli Emmy ai Bafta ai César, solo per citarne alcuni. "Siamo certi che l'Accademia saprà raccogliere questo appello con senso di responsabilità e visione strategica per il futuro del nostro Cinema. E al tempo stesso riconoscere con equità la qualità della serialità televisiva" concludono le 14 associazioni firmatarie dell'appello (Agi, Associazione Generici Italiani - Aiarse, Associazione Italiana Aiuto Registi e Segreterie di Edizione - Aitr, Associazione Italiana Tecnici di Ripresa - Aits, Associazione Italiana Tecnici del Suono, Amc, Associazione montaggio cinematografico e televisivo, Apa, Associazione del personale di produzione Audiovisivo Italiano - Apci, Associazione Pittori Cinema Italiano - Asc, Associazione Italiana Scenografi Costumisti e Arredatori - Cacao, Comitato Audiovisivo e Cinema Auto Organizzato Puglia - Ccs, Collettivo Chiaroscuro - Raai, Registro Attrici Attori Italiani - Rete Cinema Piemonte - Satdc, Siamo Ai Titoli di Coda, - Wgi, Writers Guild Italia).
S.Fontana--MJ