

Nuova ondata di arresti nel comune di Istanbul, 13 in custodia
Per l'inchiesta che ha portato all'arresto del sindaco Imamoglu
La procura di Istanbul ha emesso mandati di arresto per 14 impiegati comunali o dipendenti di aziende che hanno lavorato con la municipalità sospettati di "guadagni illeciti" e 13 di loro sono stati messi in custodia. Come riferiscono vari media locali, secondo gli inquirenti i sospetti sarebbero stati coinvolti in attività illegali insieme a Taner Cetin, capo del dipartimento stampa e pubbliche relazioni del comune di Istanbul che si trova già in carcere. Gli arresti di oggi si collocano nell'ambito di un'inchiesta per corruzione, avviata alla fine del 2024, che ha portato in marzo all'arresto di Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul eletto con il maggior partito di opposizione Chp, ritenuto il principale rivale del presidente Recep Tayyip Erdogan, che è stato rimosso dall'incarico dopo essere stato messo in custodia. L'arresto di Imamoglu aveva provocato in primavera grandi proteste anti governative mentre da quando l'inchiesta è iniziata alla fine del 2024, oltre 500 persone sono state messe in custodia e per più di 200 l'arresto è stato confermato. In luglio erano finiti in manette, accusati di corruzione, anche i sindaci eletti con il Chp ad Adana, Antalya e Adiyaman, località del sud ovest e del sud est della Turchia, mentre sono in tutto 14 i sindaci del Chp che si trovano in arresto in attesa che si concluda il processo.
R.Santoro--MJ